Bonus mobili 2023: tutto quello che occorre sapere

1 settembre 2023 212

Bonus mobili 2023: tipologie di beni agevolabili, invio delle comunicazioni ENEA, adempimenti e molto altro

 

Il Bonus mobili prevede una detrazione Irpef del 50% riguardante le spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto dell’intervento. L’agevolazione può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria nell’anno precedente all’acquisto e la detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. La detrazione nel corso degli anni ha subito svariati mutamenti: decreto legge 63/2013, Legge di Bilancio 234/2021 e Legge di Bilancio 197/2022. Ricordiamo che il bonus mobili è stato introdotto con il dl 63/2013 con riferimento alle spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2023. Entrando nello specifico della norma, l’art. 16-bis comma 1 ha prorogato tale detrazione fino al 2024  con l’aliquota al 50% e il limite di spesa a 96.000 euro.

Bonus mobili 2023

Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale concessa per interventi finalizzati all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di:

  • classe non inferiore alla classe ‘A’ per i forni;
  • classe non inferiore alla classe ‘E’ per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • classe non inferiore alla classe ‘F’ per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica;

finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

La legge di Bilancio 2022 prorogando questo bonus al 2024, aveva previsto un decalage nell’importo di spesa massimo che andava dai 10.000 euro per il 2022 ai 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024. Il comma 277 della Legge di Bilancio 2023, nel confermare la misura fino al 2024, innalza il tetto di spesa da 5.000 euro a 8.000 euro per il 2023, mentre resta invariato il tetto dei 5.000 euro per il 2024.

icordiamo che la detrazione spetta nella misura del 50% a condizione che la data degli interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio siano iniziati precedentemente a quella in cui si acquistano i beni. Non è però necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Bonus mobili 2023: adempimenti

Per ottenere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Mentre non è consentito pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Inoltre, si può godere della detrazione anche se i beni siano stati acquistati con finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

I documenti seguenti devono essere conservati:

  • attestazione del pagamento;fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.
  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione;
  • documentazione di addebito sul conto corrente per i pagamenti con carta di credito o debito.

Bonus mobili 2023: beni agevolabili

Come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, la detrazione del bonus mobili 2023 spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici aventi classi di efficienza energetica. Tuttavia, a titolo esemplificativo, così come viene riportato all’interno della circolare 17/E del 2023 rientrano tra i mobili agevolati:

  • letti;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • tavoli;
  • sedie;
  • comodini;
  • divani;
  • poltrone;
  • ecc.

Mentre, non rientrano nell’agevolazione in esame gli acquisti di porte, pavimentazione, tende e tendaggi e altri complementi di arredo.

 

Bonus mobili 2023: le condizioni per non perdere la detrazione

Infine, alcune precisazioni a cui prestare particolare attenzione per non rischiare di perdere il bonus:

  • la detrazione spetta esclusivamente a chi realizza interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto;
  • l’ottenimento della detrazione non è automatico, occorre indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche), e spetta solamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio;
  • la data di inizio lavori, infatti, deve sempre precedere quella dell’acquisto dei beni;
  • i lavori non devono essere iniziati prima del 1° gennaio dell’anno precedente;
  • non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile;
  • è previsto un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale acquistare mobili e grandi elettrodomestici: entro il 31 dicembre 2024;
  • se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione;
  • non è consentito pagare con assegni bancari e contanti, per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito (e conservare ricevute, fatture e documentazione di addebito su conto corrente!).
  • gli interventi per cui si usufruisce della detrazione del 65% (finalizzati al risparmio energetico, ecobonus), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Bonus mobili 2023: comunicazione ENEA e modalità di invio

Con la circolare n. 17/E il Fisco ha ricordato che uno degli aspetti chiave di questa procedura è la corretta trasmissione dei dati all’ENEA. In particolare, l’articolo 1, comma 3, della legge n. 205 del 2017 stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2018, è necessario trasmettere per via telematica all’ENEA i dati relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che comportano risparmio energetico.
La trasmissione delle informazioni relative agli interventi deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo. La mancata o tardiva trasmissione delle informazioni non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale in questione, come confermato nella risoluzione 18.04.2019 n. 46/E.

Infine, la trasmissione dei dati all’ENEA  può essere presentata esclusivamente per via telematica accedendo alla propria riservata  bonusfiscali.enea.it

Chiarimenti Agenzia delle Entrate: comunicazione ENEA bonus mobili 2023

Un recente quesito pubblicato nella posta di FiscOggi riguarda il caso di un contribuente che richiede delucidazioni in merito alla comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici rientranti nel bonus mobili 2023.

Il caso:

A seguito di intervento di ristrutturazione edilizia ho acquistato e fatto montare un piano cottura a induzione. Devo effettuare la Comunicazione Enea per elettrodomestici? In che modo?”

In risposta al quesito, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che l’acquisto dei mobili che usufruiscono del bonus mobile vanno comunicati attraverso la piattaforma web dedicata dell’ENEA.

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