STOP alle caldaie a gas!

19 maggio 2023 212

PNRR e DNSH. Niente caldaie a gas nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni: è quanto si evince dalle nuove checklist pubblicate dal MEF

 

Tutti gli interventi che sono stati finanziati dal programma Next Generation EU, facenti parti del PNRR, dovranno rispettare il principio del DNSH (Do No Significant Harm), con il soddisfacimento di precisi requisiti. Per ciascuna Misura finanziata dal Piano il MEF ha individuato 31 schede tecniche nelle quali sono riportate riferimenti normativi, i vincoli e gli elementi di verifica. Ciascuna scheda è difatti, accompagnata da una checklist di verifica e controllo degli elementi e documenti richiesti per soddisfare tale principio.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla piattaforma Italiadomani – sito istituzionale italiano sul PNRR – l’aggiornamento di alcune delle checklist di verifica e controllo. In particolare, le liste di controllo riguardano la costruzione di nuovi edifici, ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali che prevedono l’esclusione delle caldaie a gas.

Gli enti attuatori delle misure del Piano hanno la responsabilità di realizzare opere nel rispetto del principio del DNSH, tale operazione risulta particolarmente complessa vista la difficoltà di raccogliere tutta la documentazione comprovante il rispetto di detto principio. Per evitare di incorrere in errori e realizzare opere non conformi con conseguente perdita dei finanziamenti europei, ti consiglio un software completo di tutte le schede DNSH ma soprattutto delle Checklist di verifica e controllo che ti aiuteranno nella corretta attuazione dell’intervento.

Principio del DNSH

Il requisito del DNSH prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali  non arrechino nessun danno significativo all’ambiente. Ricordiamo che tale principio non ha implicazioni soltanto sul PNRR, ma anche sul ciclo di fondi strutturali 2021-2027. Da ciò si evince quanto sia forte l’interesse dell’Unione Europea a tutelare l’ambiente, nonostante, ad oggi la complessa tematica ambientale non sia ancora penetrata all’interno delle pratiche amministrative ordinarie.

PNRR e DNSH: stop alle caldaie a gas

In gran parte delle abitazioni e degli edifici pubblici la tecnologia più diffusa per riscaldare gli ambienti è rappresentata dalle caldaie che sfruttano combustibili fossili, sia per il riscaldamento che per l’acqua calda. Negli ultimi anni, però, i costi crescenti di gasolio e metano e la problematica delle emissioni di CO2 nell’atmosfera hanno portato a ricercare soluzioni alternative dettate dalle normative della comunità europea.

Il Regolamento UE 241/2021 stabilisce che tutte le misure di investimento finanziate dalle risorse dei Piani, in Italia PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza), devono rispettare il principio del DNSH – Do No Significant Harm, e cioè non arrecare danno significativo all’ambiente con la consequenziale esclusione delle caldaie a gas dai finanziamenti. Qualora questo non fosse possibile, le caldaie a gas dovranno comunque essere conformi alla Direttiva Ecodesign 2009/125/CE e ai relativi Regolamenti della Commissione, come il Regolamento della Commissione N°813/2013 e la Direttiva sull’ Etichettatura dei prodotti energetici 2010/30/UE.

Il MEF ha pubblicato le 2 nuove check list con l’obiettivo di fare rispettare i principi generali del DNSH; le 2 liste fanno riferimento alla costruzione di nuovi edifici o alla ristrutturazione e riqualificazione di edifici residenziali che prevedano l’esclusione delle caldaie a gas.

Inoltre, le 2 liste dovranno essere utilizzate soltanto per le misure indicate, le quali prevedono un esplicito divieto di inserimento in interventi del PNRR di caldaie a gas.

Check list per nuova costruzione, ristrutturazione e riqualificazione

All’interno delle due checklist è presente una sezione in cui è specificato che occorre verificare l’esclusione delle caldaie a gas per la misura in oggetto. Di seguito è riportata una lista nelle misure per le quali l’allegato prevede l’esclusione dal finanziamento in particolare delle caldaie a condensazione a gas:

  • M2C4 – inv. 2.2 Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni;
  • M5 C2 – inv. 2.1 Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale;
  • M5C2 – inv. 2.2 Piani urbani integrati;

Per le seguenti misure non è previsto l’approvvigionamento di caldaie a gas naturale:

  • M2C3 – Investimento 1.2 Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell’amministrazione della giustizia;
  • M4C1 – investimento 3.3 Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica;
  • M4C1 – Riforma 1.7 Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.

Per quanto riguarda la misura M2C3 Investimento 2.1 Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, il costo dell’installazione di caldaie a condensazione a gas deve rappresentare una piccola parte del costo complessivo del programma di ristrutturazione e l’installazione deve avvenire per sostituire le caldaie alimentate a olio combustibile.

L’esplicita esclusione delle caldaie a gas per specifici interventi, può, derivare, altresì, dalla previsione per la misura in oggetto di una lista di esclusione.

infine, la caldaia dovrà assicurare conformità alla normativa sull’etichettatura energetica o dovrà essere installata in un edificio interessato da un più ampio programma di efficienza energetica o di ristrutturazione edilizia, in linea con le strategie di ristrutturazione a lungo termine previste dalla direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, con conseguente sensibile miglioramento della prestazione energetica. Ricordiamo, che questa normativa in continua evoluzione verte verso un divieto di vendita delle caldaie a gas dal 2029.

 

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